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Il contagio attraverso le superfici è raro, è più importante utilizzare le mascherine

Tra le tante persone che sono state contagiate dal Coronavirus in molti hanno affermato di aver seguito con assoluta scrupolosità le ormai note regole di prevenzione consigliate dal Ministero della Salute e di non capire come siano riusciti a contrarre il virus.


Una delle paure più frequenti è che il virus si trasmetta attraverso le superfici ma diversi studi hanno confermato che è molto raro che il contagio avvenga in questo modo. Il Corriere oggi ha citato due studi che lo sostengono. È stato dimostrato che le tracce del virus possono rimanere sugli oggetti per molti giorni ma la loro capacità di contagiare, seppur non venga esclusa del tutto, si riduce drasticamente.


Una ricerca pubblicata a luglio sulla rivista The Lancet Infectious Diseases spiega che le superfici presentano un rischio relativamente basso di trasmissione del virus, sostenendo che certi studi fatti in laboratorio ricreavano condizioni difficilmente ripetibili nel mondo reale. Anche la rivista Nature ha spiegato in un lungo editoriale che oggi si concentrano sforzi eccessivi sulla sanificazione delle superfici e meno sulla prevenzione del contagio per via aerea.


Si ribadisce quindi l’importanza dell’utilizzo delle mascherine, soprattutto all’interno dei luoghi chiusi dove la circolazione del virus è molto più pericolosa. È consigliato l’utilizzo di una doppia protezione: “Per bloccare le goccioline di grandi dimensione l’aderenza perfetta non serve ma le goccioline piccole invece sfuggono dai bordi” – spiega Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino – “Può essere una buona idea provvedere alla capacità filtrante con una mascherina chirurgica o FFP2 e all’aderenza al volto con una mascherina di stoffa messa sopra . Se si riesce ad aggiungere un tessuto che in qualche modo fa aderire meglio le mascherine, si raggiunge una protezione che arriva anche al 90 per cento”.



Foto: LaPresse