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Zona gialla: il Comitato tecnico scientifico dà l’ok per l’apertura serale dei ristoranti

Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il suo ok per l’apertura serale ai ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione. Secondo quanto riportato da Il Corriere, la richiesta era stata inviata dal ministero dello sviluppo economico di concerto con la Fipe di Confcommercio e la Fiapet di Confesercenti.


Il Cts ribadisce che l’attenzione “deve rimanere alta”, ricordando l’obbligo delle mascherine e un numero massimo di quattro persone al tavolo (a meno che non siano conviventi). I ristoranti dovranno anche esporre chiaramente un bollino all’ingresso che indichi la capienza massima del locale. Durante il servizio al banco i bar dovranno far rispettare la distanza di un metro tra le persone, evitando ogni tipo di assembramento. I buffet non saranno concessi e andranno evitate anche le carte da gioco e i giornali.


Ora la decisione spetta al governo. “È un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo” – ha commentato a Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe – “Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza. Desidero ringraziare il Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Morani e il CTS per l’attenzione dimostrataci e per la volontà di arrivare ad un risultato. Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino alle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli. Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli in questa direzione”.



Foto: LaPresse