Magazine RDS

Il commento di Roby Facchinetti sui Maneskin: “Possono diventare i nuovi Pooh, ma…”

Dopo la loro vittoria di Sanremo 2021 con “Zitti e buoni” i Maneskin sono diventati la band più chiacchierata del momento. Damiano e soci si preparano a pubblicare il loro nuovo album “Teatro d’ira – Vol.I”, in uscita il 19 marzo. Ora hanno ricevuto dei consigli da una musicista molto particolare, Roby Facchinetti.


Intervistato da Leggo, il tastierista dei Pooh ha fatto complimenti alla band, spiegando che hanno dalla loro sia una buona qualità musicale che un’ottima presenza scenica. “Hanno tutti i numeri per farcela” – Facchinetti – “Mi è sembrato che la qualità musicale, che nei particolari non si può certo giudicare da un ascolto televisivo ma dal vivo, sia più che buona. Hanno grinta da vendere e questo lo hanno dimostrato pure su un palcoscenico che, diciamolo francamente, a quel genere lì non è certo abituato. Anche la teatralità del frontman, Damiano, gioca il suo ruolo ma una band è anzitutto gruppo, insieme, collettivo”.


Per Facchinetti, quindi, i Maneskin hanno tutte le carte in regola per diventare una grande band, definendoli addirittura i possibili eredi dei Pooh. Ha voluto però dar loro alcuni consigli:“Per avere una lunga carriera non basta essere bravi e fare belle canzoni” –  ha spiegato Roby Facchinetti – “Uso una metafora: è come se, dopo la vittoria di Sanremo, i Maneskin, avessero passato un casello autostradale. Bene, adesso l’autostrada è tutta loro. Non devono farsi prendere dal brivido della velocità, mantenere la giusta andatura, ogni tanto fermarsi per fare benzina, prendere un caffè all’autogrill e rimettersi in marcia più caricati. Si chiama sapersi gestire”



Foto: LaPresse