Le barriere coralline ospitano il 30% delle biodiversità marina e sono quindi fondamentali per l’equilibrio di questo ecosistema. Nello specifico sono i coralli i migliori alleati dei pesci e di altri animali marini, poiché forniscono loro un riparo dai predatori così come un terreno adatto alla riproduzione.
Oggi, come si legge su uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports Sustainabilty, le barriere coralline che ricoprono i fondali oceanici sono più estese di quanto pensato fino ad ora.
Scoperte nuove barriere coralline intatte
Grazie alle immagini satellitari, raccolte nell’ambito del progetto Allen Coral Atlas dal gruppo internazionale di esperti guidato dall’Università del Queensland in Australia, è stato possibile individuare nuove barriere coralline fino ad ora mai viste.
Ricercatori e ricercatrici hanno usato più di 1,5 milioni di campioni e 100.000 miliardi di pixel dei satelliti Sentinel-2 e Planet Dove CubeSat per creare una mappa globale delle barriere coralline.
“Questa è la prima rappresentazione accurata della distribuzione e della composizione delle barriere coralline del mondo, con una terminologia chiara e coerente”, spiega Mitchell Lyons dell’Università del Queensland. “È più di una semplice mappa: è uno strumento per un cambiamento positivo delle barriere coralline e degli ambienti costieri e marini in generale”.
Grazie ai satelliti il team ha individuato circa 348.000 chilometri quadrati di barriere coralline situate in acque poco profonde (si intende fino a 30 metri).
“Abbiamo scoperto che 80.000 chilometri quadrati di barriera corallina hanno un fondo duro, dove il corallo tende a crescere, al contrario del fondo morbido fatto di sabbia, pietrisco o piante acquatiche”, aggiunge Lyon. “Questi dati consentiranno a scienziati, ambientalisti e decisori politici di comprendere e gestire meglio le barriere coralline”.
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