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Ecco Jenny, il dispositivo che raccoglie 9.000 kg di plastica dall’oceano

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Pubblicato il 30/10/2021
Di Team Digital
Ecco Jenny il dispositivo che raccoglie 9000 kg di plastica dalloceano

L’oceano può essere ripulito: un lavoro in 12 settimane ha raccolto una grande quantità di plastica dal Pacifico.

L’oceano può essere ripulito: è questa la buona notizia che arriva dai dati resi noti dalla Ocean Cleanup, società no-profit fondata da Boyan Slat con la missione di liberare il mare dalla plastica.


Un primo passato è stato fatto con un enorme dispositivo rinominato Jenny, che per quasi tre mesi è riuscito a raccogliere oltre 9.000 chili di plastica dall’Oceano Pacifico.






Già da qualche tempo la Ocean Cleanup stava testando un sistema che potesse migliorare la qualità delle acque nella zona della Great Pacific Garbage Patch, l’enorme “melma” indistruttibile di plastica che da anni galleggia nel Pacifico: se il primo dispositivo, il System 001/B, non soddisfava le aspettative dell’azienda, con Jenny sono riusciti a incorporare una propulsione attiva che ha consentito di dirigere il dispositivo verso zone ad alta concentrazione di rifiuti, permettendo così una più grande raccolta di plastica.


Jenny consiste in una grande barriera galleggiante lunga 100 metri a forma di imbuto, che grazie a un sistema elaborato di reti che riesce a catturare plastica e microplastica dal mare mentre viene trainata da due grandi imbarcazioni, in modo che la corrente dell’oceano spinga la plastica all’interno del dispositivo.

I rifiuti vengono poi portati a riva, dove un gruppo di volontari e ambientalisti smista e smaltisce la plastica, che viene riciclata nella creazione di occhiali da sole rivenduti a 200 dollari: i soldi raccolti vengono poi utilizzati sempre per il nobile scopo di ripulire le nostre acque.






Le stime della Ocean Cleanup mostrano che, grazie al supporto di dieci dispositivi come Jenny, l’enorme isola di plastica del Pacifico (grande quasi quanto gli Stati Uniti) potrebbe essere ripulita almeno del 50% nel corso di 5 anni.


Altri risultano scettici su queste stime, constatando che i fondali sono – purtroppo – ancor più a densa concentrazione di rifiuti di plastica, oltre a muovere critiche verso la società poiché per adesso utilizza navi a combustibili fossili.


Obiettivo di Boyan Slat e della no-profit è quello di eliminare il 90% della plastica dalla zona del Pacifico entro il 2040. Una speranza per tutti noi, che dovremmo comunque impegnarci nel nostro piccolo per evitare che tutti quei rifiuti finiscano pericolosamente nei nostri mari.






Foto: Ocean Cleanup, via Instagram


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