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Essere contenti sul lavoro: Sandro Formica e la scienza della felicità

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Pubblicato il 12/11/2019
Di Team Digital
Sandro Formica e la scienza della felicit applicata al lavoro

Il professore dalla prestigiosa Florida International University di Miami sarà al Dreamers Day di Milano

Il prossimo 17 novembre al Teatro Dal Verme di Milano si terrà l’edizione 2019 del Dreamers Day, l’evento dedicato ai “Sognatori Pragmatici” in grado di cambiare il mondo. Tra i tanti ospiti presenti ci sarà Sandro Formica, un docente della Florida International University con una cattedra in “Potere Personale e la Scienza della Felicità”.


Il professore ha dedicato la sua vita a integrare la scienza della felicità nelle aziende, università, scuole e istituzioni pubbliche. “Sono contro i consigli veloci per raggiungere la felicità” – spiega Formica – “Se non si fa un percorso approfondito il risultato sarà sempre inefficace. Se non si hanno gli strumenti adatti, la felicità può diventare un concetto effimero, che va e viene. Per me la felicità non è un’emozione ma uno stato dell’essere ed è anche una competenza. Richiede allenamento e un’intenzione precisa”.



Il docente ha coniato il termine “Scienza del sé”, una “metodologia di consapevolezza” che può aiutare le persone a costruire il proprio percorso, in primis sul lavoro. Ecco i suoi tre consigli:


Capire i nostri bisogni

Passiamo un terzo delle nostra vita al lavoro, è incredible se ci pensiamo. Ho visitato diverse aziende e in pochi chiedono durante i loro colloqui: “quali sono i bisogni che vorresti soddisfare una volta assunto?” Essere consapevoli dei propri bisogni e riuscire a pianificare con il datore di lavoro un percorso per arrivare a soddisfarli è fondamentale. Non mi riferisco solo al denaro, anche il bisogno di riconoscimento, di sentirsi dire un “bravo” al raggiungimento di determinati obiettivi, è importante. Spesso, invece, si è interpellati solo per essere rimproverati dopo aver fatto un errore. La felicità dipende dalla soddisfazione dei propri bisogni, soprattutto al lavoro: quando i nostri bisogni non sono soddisfatti non possiamo essere felici.


Non tradire i propri valori

Per prima cosa bisogna essere consapevoli di quali sono i nostri valori più importanti. Se, poi, non allineiamo le nostre azioni ai nostri valori al lavoro, non riusciremo mai ad essere felici. Se, ad esempio, per me è importante crescere professionalmente ma continuo a fare sempre le stesse cose, nello stesso modo, non crescerò mai e starò male.


Sviluppare l’intelligenza emotiva

Coltivare l’empatia è importantissimo. Noi tutti siamo immersi nella socialità e diventa necessario capire le nostre emozioni, relazionarci a quelle degli altri e agire di conseguenza. Spesso quello che facciamo, invece, è reprimerle, sia le nostre che quelle degli altri. Se, ad esempio, un collega scoppia a piangere durante una giornata di lavoro, la prima cosa che facciamo è dirgli “dai, non fare così”. Dovremmo invece essere onorati e privilegiati che questa persona, che sta piangendo di fronte a noi, si fida di noi. Costruire la fiducia attraverso l’empatia e l’intelligenza emotiva è fondamentale in un ambiente lavorativo.


Sandro Formica sarà intervistato dal vivo durante uno dei tanti incontri previsti al Dreamers Day. Il programma è ricco, gli interventi si susseguiranno dalle 10,00 alle 18,00. Come sempre sul palco ci sarà Francesca Del Nero, padrona di casa dell’evento, affiancata dal giornalista Andrea Bertuzzi.


Per maggiori informazioni consultate il sito Dreamersday.it. Qui tutte le info per i biglietti.



Foto: Pixabay.com


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