Il tiramisù è un grande must a cui non si rinuncia mai. Anche dopo le cene più abbondanti, un “posticino” per il tiramisù lo si trova sempre, tentati dal gusto energico del caffè che crea quel contrasto perfetto con il mascarpone e il cacao.
Siamo abituati a gustarlo nella ricetta orginale – caffè, savoiardi, cacao, uova, mascarpone e zucchero – e magari può esservi capitato di assaggiare delle versioni più particolari, come quello con la crema di nocciole o quello al pistacchio. In realtà di ricette ce ne possono essere moltissime, alcune davvero stravaganti. Esiste ad, esempio, quello all’ananas, quello realizzato con gli avanzi della colomba pasquale e le uova di cioccolato, o la variante all’arancia con ricotta e noci.
“Viaggiando con frequenza per lavoro all’estero, mi sono trovato spesso a mangiare fuori e, goloso di tiramisù come sono, notavo che era sempre presente nelle carte dei ristoranti e dei bar. Chiedevo ai miei colleghi di dove fosse originario il tiramisù. Qualcuno diceva argentino, confondendolo con il Tres Leches, o “giapponese… Ti-ra-misu”. I più bravi dicevano “italiano” ma io che sono cresciuto a Treviso sapevo che il tiramisù è il dolce della tradizione di quella parte d’Italia”, a parlare è Francesco Redi, l’ideatore della Tiramisù World Cup.
Giunta quest’anno alla terza edizione, si tratta di una competizione internazionale dedicata a tutti i non professionisti amanti del tiramisù. Le selezioni si terranno questo weekend a Bruxelles mentre le finali saranno dall’1 al 3 novembre a Treviso, dove verrà premiato il “Tiramisù più buono del mondo”.
Sul sito della manifestazione trovate, oltre ai vincitori delle precedenti edizioni e tante curiosità sul tiramisù, moltissime ricette, dalle più eccentriche a quelle più classiche. Le trovate tutte all’indirizzo tiramisuworldcup.com/ricette-abbinamenti/
Nella foto: tiramisù menta e cioccolato
